Nella traduzione letteraria degli ideogrammi che formano la parola bonsai, sono legati albero e vaso, un insieme che deve soddisfare tanto le necessità fisiche di coltivazione della pianta quanto quelle estetiche.
La forma originale del vaso è quella della mano vuota, per raccogliere l’acqua o per conservare i cibi. Il simbolismo della mano vuota che si apre, conserva e protegge, corrisponde anche al significato di un vaso bonsai. Il vaso protegge le radici ed evita che la terra si asciughi e si disperda.
Produzione dei vasi
Esiste, ancora oggi, una differenza fondamentale tra le produzioni di vasi cinesi e giapponesi. La produzione cinese è diversa nel colore e nella forma.
La differenza è dovuta al loro processo di realizzazione. I vasi giapponesi sono fatti con uno stampo interno, ovvero l’argilla è pressata sia sulla faccia esterna che che su quella interna, affinché si adatti allo stampo su entrambe le facce. I cinesi impiegano invece solo lo stampo interno; la faccia esterna si modella a mano, ottenendo così un’infinità di forme e ornamenti. L’argilla può dividersi in tre categorie: Terracotta, Gres e Porcellana. I contenitori di terracotta sono ideali per la coltivazione delle piante, in quanto la porosità (la T. non arriva al punto di vetrificazione) permette la fuoriuscita dell’acqua attraverso i pori. L’evaporazione si realizza allo stesso tempo dal terreno e dal contenitore, per questo la terra secca più rapidamente. La terracotta ha però lo svantaggio di rovinarsi facilmente e di non resistere alle basse temperature invernali. Il gres è materiale duro e non è poroso, per questo il drenaggio del terreno deve essere perfetto e bisogna verificare prima del rinvaso se i fori di drenaggio funzionano bene. I contenitori in gres sono considerati ottimali per la coltivazione bonsai. I contenitori in porcellana sono completamente vetrificati, sono usati raramente anche perché troppo decorativi e distraggono troppo l’attenzione.
Generalmente i vasi solo cotti sono chiamati Deimono (fatti di fango) mentre quelli trattati e colorati sono denominati Yuyakumono (trattati con prodotti). In genere i vasi Deimono sono adatti per le conifere, mentre quelli colorati sono usati per le caducifoglie, per gli alberi da fiore e da frutto.
Colori e trame I contenitori senza vernice (Gres) si usano generalmente per gli alberi della famiglia delle conifere. I contenitori verniciati possono essere usati per alberi a foglia caduca, con fiore e frutto. Il contenitore dovrà essere scelto secondo il colore che l’albero avrà in quella stagione. La scelta del colore più adatto al proprio bonsai non può essere univoca dato che in gran parte dipende dalla sensibilità individuale. Colori diversi del vaso producono sullo stesso albero effetti differenti. Questi effetti si chiamano “proprietà psicologiche dei colori”. Ad esempio il colore rosso si vede grande, il blu piccolo, oppure un oggetto blu apparirà più lontano e piccolo, quello rosso, invece, più grande e vicino, il bianco si avvicina di più alle dimensioni reali. Lo stesso dicasi di un oggetto nero che sembra più pesante, mentre quello bianco più leggero, e il blu appare il meno pesante di tutti.
Alcune indicazioni di massima
Acero palmato - Richiede colori delicati, evitando i contrasti (es. blu pastello se si vogliono accentuare i rami nudi, beige o avorio quando è esposto con le foglie rosse).
Faggi - Vengono di solito esposti senza foglie, oppure con foglie secche o verdi anche in questi casi si preferiscono colori chiari, avorio, beige.
Alberi da frutto con bacche rosse - La scelta è verso i toni del blu, in contrasto con il rosso intenso dei frutti, o un colore avorio nella stagione invernale.
Acero tridente - E’ simile al palmato, si scelgono colori delicati oppure un colore ruggine somigliante alle sue foglie in autunno.
Alberi da frutto - Sono ammessi molti colori, ma se si espone spoglio si preferiscono tonalità scure non smaltate, avorio per esporre l’albero con frutti e foglie, o tonalità del blu per evidenziare le foglie.
Zelkove - I vasi sono sempre di colori delicati, beige, avorio, in armonia con la sua corteccia grigiastra, o colore terracotta chiaro, per esporlo con foglie gialle.
Alberi da fiore - Alcuni preferiscono i colori che contrastano con i fiori, altri preferiscono cercare l’armonia, importante è che i vasi siano di colori scuri, smaltati, discreti.
Ogni pianta può avere un aspetto maschile o femminile: questo è determinato dal tipo d’essenza, ricordando che vi possono essere anche forme maschili o femminili in ogni varietà.
Generalmente i pini neri sono considerati maschili, mentre i pini pentaphilla hanno più tendenza verso una forma femminile. L’acero giapponese ha una forma femminile mentre la varietà tridente tende ad essere più maschile.
In genere le conifere sono tendenzialmente maschili, mentre le caducifoglie e le essenze da fiore sono più femminili.
I vasi grigi non smaltati, i marroni e quelli più scuri sembrano essere più maschili, mentre quelli colorati, pastello o smaltati possono apparire più femminili. Il rosso, in vasi non smaltati, è adatto ai pini.
Vasi di forme quadrate, esagonali od ottagonali e non smaltati, servono per piante con personalità, che sembrano vissuti in luoghi impervi.
L’opposto a questi vasi è rappresentato da vasi rotondi o scanalati. Bonsai in stile eretto formale con un grosso ramo da una parte, sono alberi che crescono in pianura o nei prati. I contenitori adatti sono rettangolari od ovali, per consentire di mettere in risalto quel grosso ramo.
La scelta del vaso deve riflettere la personale interpretazione artistica, tenendo presente la “regola dei terzi” in relazione alla silhouette generale. L’albero dovrebbe essere i 2/3 del disegno globale, il vaso 1/3. La lunghezza del vaso dovrebbe misurare 2/3 dell’altezza della pianta mentre la profondità della pianta, dal fronte al retro, 2/3 della sua lunghezza. Ricordiamo, però che tutte le regole generali ci sono sempre delle eccezioni. Anche nelle esposizioni si deve rispettare “la regola dei terzi” : albero e vaso devono rappresentare i 2/3 della massa visiva, mentre il tavolino solo 1/3 . L’Albero, vaso e tavolino formano un insieme pari ai 2/3 di tutta l’esposizione. Quando si tratta di scegliere un vaso per cascata si deve trovare il giusto rapporto con la regola dei terzi. Un vaso per lo stile a cascata può avere ogni tipo di forma, eccezion fatta per quelli rettangolari oppure ovali.
Abbinamento tra vaso e Bonsai
Il Bonsai si innalza ad espressione artistica, così che l’osservatore può apprezzare in esso l’interpretazione della bellezza che si ritrova negli alberi o nei paesaggi naturali. Il vaso con il suo colore e la sua forma valorizza sia lo stile sia la specie dell’albero. Quando la pianta e il vaso si fondono diventando una cosa sola, è possibile raggiungere due obbiettivi: far risaltare la bellezza del bonsai e mantenerlo in buona salute. Si crea un bonsai apprezzabile e suggestivo quando si forma un’armonia tra la pianta, la forma, il colore del vaso e la quantità di terra in esso in contenuto. Di conseguenza è molto importante scegliere il vaso che fa risaltare lo stile dell’albero.